La leggenda narra che i paninari nacquero al bar Al Panino di Piazza Liberty, ed erano disimpegnati politicamente, anzi erano votati al divertimento in primis.
In città, questo movimento originò anche un lessico piuttosto contagioso, che rimase (e un pò rimane ancora oggi) nel quotidiano.
Oggi non si parla più, ad esempio, di "sfitinzia" ma si accenna ancora alla "bella storia". Elio e Le Storie Tese traggono il loro nome proprio da questo lessico: le "storie tese" erano infatti le risse, le botte o anche solo le minacce.
I paninari vestivano solo con capi firmati e costosi: questa è un'altra tendenza che è rimasta nel quotidiano odierno, soprattutto per la convinzione che i capi firmati abbiano una qualità eccelsa e il resto meno.
Nel 1984, "Wild Boys" dei Duran Duran divenne la canzone-simbolo di questa tendenza: a pensarci oggi si sorride, ma ai tempi i paninari si prendevano abbastanza sul serio.
Nacquero così delle rivistelle (formato A5) dedicate ai paninari: tra queste ricordiamo "Wild Boys".
Le pubblicazioni in questione erano, fondamentalmente, pagine e pagine di pubblicità ai marchi più noti del settore di abbigliamento giovane (con classifiche di cosa era "in" e cosa era "out", marca per marca).
Giravano soprattutto nelle scuole, e infatti al mio banco ne sono rimaste "impigliate" alcune, che non hanno poi continuato il giro sottobanco.
La cosa curiosa di questa rivista era la copertina, composta di adesivi, perlopiù disegnati e ispirati alla figura del paninaro e ai clichè legati alla moda.
Punti-chiave dell'abbigliamento erano le scarpe (Vans, Timberland) e il giubbotto (il piumino Moncler), come si evince dall'adesivo che raffigura Giulio Cesare con la scritta "Civic Panozzus Sum" ("panozzi" era un'abbreviazione di "paninari").
Tutti coloro che non rientravano nella categoria "paninari" erano "truzzi" o "sfigati", ed erano dipinti come portatori di guai, come si evince dal punk che al posto della cresta riporta la scritta "Storie Tese".
Ma la cosa più bella è una terza di copertina che annuncia un programma radiofonico per paninari, "Wild Boys Korps", irradiato dalle frequenze di Ciao Radio di Bologna: dall'etere una serie di consigli per essere sempre dei "giusti", vestiti come dei "galli" pronti per il "cuccaggio".
Notare anche gli inserti di inglese nella lingua italiana ("nostra inchiesta nei negozi of Italy"), cosa all'ordine del giorno anche in tempi moderni, ahimè.
Copertina di "Wild Boys" con adesivi pre-tagliati, 1986.
Dimensioni: 228 x 218 mm



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